I cazzilli o crocchè palermitani sono delle crocchette di patate e formano insieme alle panelle (frittelle di ceci) uno dei più conosciuti cibi da strada della mia bella città. In qualunque ora del giorno si possono vedere delle persone davanti alle molteplici “friggitorie” che aspettano di mangiare le crocchè….anzi i “cazzilli” caldi caldi. Ma se non vogliamo spostarci… esistono anche i classici “lapini o lambrettine” che ancora oggi girano per i quartieri portando fin sotto casa o in prossimità delle scuole questo cibo da strada….per chi preferisce il classico panino con panelle e cazzilli oppure il “cuppitieddu” (un cono di carta) ripieno di queste gustose bontà!
Il nome particolare è dovuta alla loro tipica forma ovale un po allungata…lasciamo pertanto alla vostra immaginazione il resto 😆
Diversamente da quanto si crede la ricetta non prevede uova ne impanatura, ma semplicemente patate lessate ed aromatizzate con delle foglioline di prezzemolo o mentuccia
Ingredienti per la preparazione dei cazzilli o crocchè palermitani :
patate vecchie e molto farinose
prezzemolo o mentuccia
sale e pepe
olio di semi di arachide per friggere
Procedimento:
Per una buona riuscita è bene iniziare la sera precedente lessando le patate con la buccia in abbondante acqua salata, quindi scolarle e farle raffreddare completamente in un colapasta. Il giorno dopo pelarle e passarle con il passaverdure o con lo schiacciapatate, riducendole in una purea senza grumi, Aggiungere la mentuccia o il prezzemola tritato e aggiustare di sale e pepe. A questo punto bisogna ungersi le mani con dell’olio evo e prelevando una noce di prodotto fare la forma come quella di un dito. Mettere i cazzilli così formati in un vassoio. Friggere in olio caldo…è bene comunque fare una prima prova usando solo un paio di cazzilli…. nel caso si dovessero aprire ( cosa che purtroppo a casa capita assai spesso ) un trucchetto è quello di aggiungere un paio di cucchiai di farina all’impasto. Ricordo però che la ricetta originale non lo prevede!!
I cazzilli o crocchè palermitani vanno servite bollenti…insomma si rischia quasi sempre l’ustione…..ma vi ricordate quel detto…per un amore mille pene!!!??? 😉 😀
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